Mangiare in Puglia: indirizzi da non perdere

Il mio primo contatto con la Puglia è stato caldo. Caldo come la stretta di mano di Giuseppe, il proprietario dell’appartamento che ho preso in affitto, ma anche come i 35 gradi che aleggiano su Polignano a Mare alle 3 del pomeriggio di quel 26 giugno, giorno in cui metto piede per la prima volta sul tacco d’Italia. Polignano è la prima tappa e io ho prenotato un appartamento, “così ogni tanto cucino”. Lo dico ogni volta prima di arrivare in un posto nuovo, ma leggenda narra che non accadrà mai.

Dopo Polignano, ho alloggiato a Ostuni e Gallipoli. Le ho usate come basi, spostandomi da lì in macchina in varie località, alla scoperta delle sfaccettature della Puglia.

650 km totali in 13 giorni per assaporare l’essenza di questa terra e andare via col desiderio di ritornarci per vedere ancora, per mangiare di più. Sì, perché questo tour l’ho assaporato con tutto il cuore e le papille gustative. Ho trovato delle chicche così interessanti sul dove mangiare in Puglia che condividerle è un dovere morale.

Il miglior panino col polpo a Polignano

Il panino col polpo non deve assolutamente mancare nella lista di cosa mangiare in Puglia. Che sia un must dello street food pugliese non è una novità. Forse però lo è che ce ne sia uno pazzesco a Polignano, proprio nella spiaggia cittadina di Cala Paura. Funziona così: voi andate in cassa e ordinate il vostro panino. Poi tornate al banco e ve lo fate preparare come volete. Tra fuoco e bancone c’è lui (accidenti! Non gli ho chiesto il nome!), un fabbro che da 10 anni si dedica alla sua passione: preparare dei polpi alla brace sotto il sole cocente della sua terra, lasciandoli abbrustolire per 56 secondi netti accanto al pane su cui ha versato l’olio buono. Io mi fido e me lo faccio preparare a modo suo, che di sicuro ne ha fatti più di me. Una pioggia di cipolle a rondelle, prezzemolo e olio. Così buono che… indovinate? Ne ho mangiati due! Prezzo del panino: 7€.

LIDO CALA PAURA, Via San Vito, Polignano.

Il panino col polpo di Cala Paura a Polignano
| © Jessica Cani

I crudi di Pasqualino a Polignano

Entrare da Pasqualino è un po’ come entrare nella vostra pescheria di fiducia: sapete già che sarà tutto buonissimo e che vi faranno un prezzaccio per mangiare tanto e bene. Sul banco c’è un po’ di tutto, ma qui ci si va essenzialmente per un motivo: farsi una mangiata colossale di crudi, lì o a casa. Noi optiamo per un vassoio da mangiare in loco, con cozze pelose, ostriche, gamberi e seppie. Insieme a due calici di vino, il prezzo totale è stato di 25€. Se amate i posti spartani dove ciò che conta davvero è godere con il cibo, questo è il posto giusto.

PESCHERIA PASQUALINO IL RE DEL POLPO, Via Cala Paura 10, Polignano a Mare. Telefono: 080-4247600

Il plateau di crudi della pescheria Pasqualino
| © Jessica Cani

Il fast food gourmet di Pescaria

Non necessita di troppe presentazioni da parte mia, perché sono bravissimi non solo in cucina ma anche nel comunicare la territorialità del loro prodotto. Oltretutto, certe cose non si possono spiegare a parole: il menu di Pescaria è un inno alla freschezza, al mare e al gusto. Scegliere è stato difficile, ma alla fine hanno vinto il vassoio di crudi, la tartare di tonno con cipolle di Acquaviva e caviale di melanzana e, infine, il panino con tartare di gambero rosso. La carta dei vini attraversa la Puglia da nord a sud nelle sue espressioni più interessanti e noi scegliamo un Minutolo Valle d’Itria Igp. Un posto di cui si parla tanto e, a mio parere, a ragione.

PESCARIA, Piazza Aldo Moro 6/8, Polignano a Mare. Telefono: 080-4240484

Sua maestà la carne nel fornello di Zio Pietro a Cisternino

Cisternino, nella Murgia meridionale, è il paese in cui andare per provare i fornelli, ovvero le tradizionali macellerie all’interno delle quali è possibile mangiare la carne alla brace. Niente di nuovo, direte voi. E invece sì! Già la preparazione è uno spettacolo perché nei fornelli la carne viene cotta in uno spiedo posto verticalmente all’interno di forni in cui arde legno di faggio. Specialità irrinunciabili sono le bombette e gli gnummaredd. Se le prime sono degli involtini ripieni di caciocavallo o altre bontà pazzesche, i secondi sono degli involtini di interiora di agnello avvolte da budello. Da Zio Pietro sembra veramente di essere dagli zii: entrate e scegliete al banco cosa mangiare. Andate al tavolo che vi assegnano e… buon appetito! L’unico avvertimento è quello di non lasciarvi sopraffare dall’ingordigia, visti anche i prezzi irrisori: potete ordinare quante volte volete, non fatevi arrivare al tavolo cibo per un reggimento!

ZIO PIETRO, Via Duca D’Aosta 3, Cisternino. Telefono: 080-4448300

Il banco della carne di Zio Pietro |
© Jessica Cani

Charme e gusto alla Masseria Salinola

Mangiare in una masseria pugliese è un’esperienza da non perdere per vivere da vicino l’incontro fra cucina e territorio. Io sono stata alla Masseria Salinola, a 2 km da Ostuni, una casa di campagna seicentesca incastonata nel paesaggio bucolico della Valle dei Trulli, tra ulivi secolari e un incantevole arredo. La proposta della cucina è un menu che varia ogni giorno ed è una narrazione delle tradizioni contadine regionali: dal purè con fave e cicoria, ai fiori di zucca con ricotta, alle orecchiette con cima di rapa, fino al pane fatto in casa, i taralli e l’olio prodotto da loro. Uno dei luoghi più affascinanti che abbia visto in questo viaggio.

MASSERIA SALINOLA, Contrada Salinola – S. P. 29 per San Michele Salentino, Km 1,500. Telefono: 0831-308330.

Degustazione di formaggi in un caseificio pugliese

Eleggere il mio cibo preferito è difficile, ma il formaggio è in ottima posizione. Una delle prime tappe che ho voluto includere nel mio viaggio è stata proprio una visita in un caseificio. Ho scelto il Salatino, a pochi km da Locorotondo, dove non solo ho assistito alla lavorazione della pasta filata, ma Marianna, la proprietaria, organizza anche degustazioni eccellenti. 

Vedere la realizzazione di mozzarelle, trecce e burrate lascia a bocca aperta: maestria e velocità sono le parole che utilizzerei per descrivere il processo. Il caseificio produce anche altre specialità, fra cui il caciocavallo, che ci è stato mostrato in fase di stagionatura. Una volta ultimato il tour, ad attenderci nel giardino c’era un tavolo imbandito con tutte le loro bontà: burrata, nodini, giuncata, ricotta, caciocavallo, crostini con stracciatella e molto altro… sapori incredibili gustati tra alberi di ulivo e la simpatia dei proprietari. Costo 15€ a persona. 

CASEIFICIO SALATINO, S.P.162 cicciopinto 34, Locorotondo. Telefono: 080-4383050

Cena in un orto bio tra i trulli di Alberobello

Avete presente quelle cene nel giardino della casa di campagna (di nonni, zii o chissà), dove in tavola arrivano le verdure dell’orto raccolte al mattino e si mangia e beve in compagnia, coccolati da meravigliosi padroni di casa? Terra Madre è questo e io ve l’ho raccontato qui.

TRATTORIA TERRA MADRE, Piazza Sacramento 17, Alberobello. Tel.: 080-4324326

La colazione in Puglia è caffè Leccese e pasticciotto

Tra le motivazioni che più mi spingevano a voler visitare la Puglia, c’era la sua colazione tipica. In pochi giorni, ho mangiato probabilmente un numero di pasticciotti e caffè leccese superiore a quanto il ministero della salute consiglierebbe. Dovessi decidere un vincitore, dovrei dichiarare un ex equo fra due posti. La Pasticceria Natale a Lecce con il suo pasticciotto classico dalla frolla estremamente friabile e la crema pasticcera morbida ma compatta si contende lo scettro con quelli del Vecchio Ingrosso di Gallipoli, vincitore, a ragione, del primo premio come migliore della città, con la sua caratteristica spolverata di zucchero a velo.

PASTICCERIA NATALE, Via Salvatore Trinchese 7, Lecce. Telefono: 080-256060

VECCHIO INGROSSO, Via Cristoforo Colombo 7, Gallipoli. Telefono: 389-3178214

Quando il gin incontra salumi e formaggi

Pippo Baudo griderebbe “L’ho scoperta io”. In effetti, sono stata alla Salumeria Alcolica di Monopoli quando aveva aperto le porte solo da dieci giorni. L’ho trovata per caso, passeggiando per Monopoli e inebriandomi col suo profumo di mare. La particolarità di questo posto è che le portate sono abbinate a diverse tipologie di gin tonic. Dai salumi e formaggi, ai panini, a sfizi di vario tipo: devo dire che il menu potrebbe mettere a dura prova gli indecisi. Io però quando ci sono taglieri di salumi e formaggi locali sono molto sicura, perciò ho ordinato quelli, insieme a del pane di Altamura con lardo al tartufo, stracciatella e pomodorini appesi. In abbinamento, Sabatini gin con Indian tonic. Tutto perfetto, compreso l’olio al tavolo. Il servizio gentile, giovane e simpatico è la ciliegina sulla torta. Questo posto sa proprio di vacanza. 

SALSAMENTERIA – SALUMERIA ALCOLICA, Via Santa Maria 50b, Monopoli. Telefono: +327-9010011

Lido di Torre Guaceto: pranzo o break al mare

Vi faccio una domanda: quante volte avete mangiato bene in un bar sulla spiaggia? Poche, vero? Magari non ne avete neppure memoria. Io quando ho trovato questo chiosco me ne sono innamorata. Torre Guaceto è una riserva naturale a 20 km da Ostuni. L’area marina è protetta e c’è anche un ospedale per tartarughe. Un luogo curato e quasi incontaminato, dove l’unico punto di ristoro è un chiosco che propone tipicità locali. Ciò che non è prodotto lì, proviene da agricoltura biologica di aree selezionate e indicate. Valeva assolutamente la pena inserirlo in questa lista.

LIDO DI TORRE GUACETO, Via Sant’Anna 6, Carovigno

Focaccia con pomodori Fiaschetto di Torre Guaceto | © Jessica Cani

Il mio food tour pugliese termina qui. Per provare tutti gli ingredienti e i piatti tipici di questa terra meravigliosa non mi sarebbe bastato un anno, ma con alcuni accorgimenti tutti possiamo disegnare un viaggio enogastronomico impossibile da dimenticare.

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